|
Benvenuti
|
|
Notte D'estate
Era una torrida notte d'estate Lei aveva preso dei sonniferi, quel caldo persistente era terribile, Lui tornò a casa, la trovò nuda nel letto, dormiva pesantemente, fu un lampo, un flash improvviso, nn pensò, agì solamente, d'istinto.
Era molto geloso, Lei era sua, ma quell'occasione andava incontro ai suoi desideri più nascosti, le sue perversioni più inconfessabili, e Lei nn lo avrebbe mai saputo, nn doveva saperlo, mai.
C'era quel cancello giù in giardino che dava nella via dove dalle 3-4 di notte si assembravano tutti quei disoccupati dell'est che cercavano lavoro occasionale come muratori, facchini, qualsiasi cosa.
Scese giu di corsa e prese quel vecchio materasso che nn veniva usato da anni, gli gettò sopra un copriletto rosso, aprì il cancelletto e mise il letto improvvisato nel mezzo, si affacciava sulla strada.....
Presa tra le braccia la portò di sotto, la vestì solamente con scarpe eleganti con il tacco, calze, e un perizoma molto sexy e costoso, la sistemò piegata sulle ginocchia, con le mani legate dietro la schiena, rivolgendo il suo splendido corpo verso la strada, in quello squallido giaciglio rosso.
Lui si nascose nella siepe e aspettò, iniziarono ad arrivare, di tutte le età, uomini stanchi, delusi dalla vita, qualche camicia strappata, corpi forgiati dal lavoro, scarpe vecchie, muscoli e sudore.
Alla vista della splendida donna rimasero prima perplessi, poi iniziarono ad avvicinarsi a sfiorarla, era profondamente bella e sexy, quei pochi tocchi di intimo ricercato avrebbero fatto impazzire qualsiasi uomo.
Probabilmente se fossero stati da soli avrebbero esitato, ma senza dirsi una parola in gruppo iniziarono ad avvicinarsi a quel magnifico oggetto del desiderio.
Dagli sfioramenti si passò oltre, erano impazziti, increduli, iniziarono a possederla uno dopo l'altro, con forza ma nn con violenza, sembrava che la donna godesse delle loro attenzioni profondamente, in silenzio.
Arrivò l'alba e gli uomini esausti si allontanarono, Lui era eccitatissimo aveva goduto diverse volte nel guardare quella scena, sapere che lei era stata alla mercè di quegli uomini sconosciuti e che nn l'avrebbe mai saputo lo eccitava immensamente, lo faceva impazzire, si sentiva in colpa, sapeva di aver fatto una cosa terribile, pianse, riprese la giovane moglie in braccio delicatamente, carezzandola con tenerezza, la riportò a letto, sistemò in cantina il materasso e mise a lavare il copriletto ormai indecentemente sporco,
Le rimboccò le coperte e mettendo a posto scarpe, calze e perizoma (ormai strappato) notò un piccolo particolare sul comodino.....c'era un bicchiere d'acqua pieno e due pillole accanto ad esso, pensò sorridendo......"che sciocchina amore, hai dimenticato di prendere il sonnifero...."
AZV