racconti erotici amatoriali

Sono in Danimarca a Aalborg, qualche anno fa. Mi ospita Agnete, una mia ex fidanzata e amica che divide l'appartamento con una graziosa biondina minuta di nome Puk. Fuori fa freddo e decidiamo di rimanere al calduccio della casa, ma ci annoiamo. Agnete vuole giocare. Mi chiede se ho il coraggio di farmi fare una foto nudo davanti alla biondina: forse non ricorda che sono un fottuto esibizionista e adoro queste situazioni. Appeno mi spoglio sono in erezione, le ragazze mi fotografano ridacchiando, toccano con finta timidezza il mio sesso e mi sculacciano con forza. Poi Agnete mi chiede se voglio essere legato al letto: domanda retorica. Ormai la mia erezione si muta in priapismo. Mi lascio legare mani e piedi, poi Agnete mi chiede se sono arrapato, come se non si vedesse. Comincia a masturbarmi, mentre Puk guarda da vicino il mio membro. Poi comincia a baciarlo poi tutt'e due cominciano a leccarmi la punta tenendo la lingua rigida, e io sento come delle piccole frustate sul mio glande gonfio, rosso e sensibile. Poi fanno a turno, andando sempre più in profondità con le bocche. Agnete in particolare è da sempre brava nella tecnica 'sottovuoto assoluto' che provoca eiaculazioni potenti, Puk ha una certa rasposità sulla lingua che percepisco come un massaggio 'scrub' sulla mia punta che ormai sta per esplodere! Cerco però di non venire perché pregusto mille altre 'figure'.
Poi succede l'imprevisto: le due amiche si lanciano un'occhiataccia tutte e due con il viso a un millimetro dal mio sesso e cominciano a litigare furiosamente in danese. Puk esce dalla stanza sbattendo la porta. Chiedo a Agnete cosa mai si siano dette. Lei mi dice "Puk stava esagerando, una leccatina va bene ma un una pompa appassionata è troppo. Eravamo d'accordo che lei avrebbe solo guardato masturbandosi. Tu finché sei a casa mia sei ancora mio, sai?". Io rimango incredulo davanti alla mia amica Agnete, guerriera vichinga. Incredulo e ormai in erezione permanente.